La Pastiera non è un dolce normale: è una poesia dei sensi.
L'armonia
dei profumi e dei sapori fondono insieme la terra, coi suoi frutti, e il mare
cui essi furono donati (narra la leggenda) dalle mogli dei pescatori che
temevano per la vita dei loro uomini. Il Mare, quella volta, oltre a restituire salvi i marinai alla famiglia,
mescolò a lungo i doni ricevuti dando vita ad un nuovo dolce che le donne
trovarono sulla spiaggia dopo la burrasca...
E, d'altra parte è il dolce simbolo della Pasqua e della Primavera: le uova abbondanti, il profumo dei nuovi fiori, la tenera ricotta...tutto parla della rinascita.
La tradizione della Pastiera si perde nella notte dei tempi, alcuni la trovano anche come parte di antichi riti pagani dedicati alla rinascita delle terre e dei raccolti e, nel corso dei secoli essa si è (come ogni buona Divinità) presentata in più forme:
la Pastiera di Riso è la prima, la più antica, poi sopraggiunse la seconda di pasta,
ormai in disuso (prevedeva nel ripieno capellini o spaghettini), mentre terza è la famosa Pastiera di grano:
per noi che mangiamo senza glutine niente di meglio che rifarci alla
tradizione più antica… alla vecchia Pastiera di Riso....solo un'ultima raccomandazione: la Pastiera è un dolce che non ha fretta, esalta il suo sapore se preparata con
i suoi tempi lenti e, dopo la cottura è d’obbligo lasciarla riposare anche per
due o tre giorni prima di mangiarla.
Per una Pastiera
di 28 cm di diametro
Ingredienti:
ripieno
100 g
di riso
200 g
latte
200 g
acqua
Un pizzico di sale
Un cucchiaio di zucchero
Una scorza di limone non trattato
500 g di ricotta non troppo acquosa (di pecora preferibilmente)
350 g
di zucchero
5 uova grandi
Scorzette di arancia e cedro (si possono omettere se non
gradite)
bacca di vaniglia o estratto di vaniglia
cannella (secondo il proprio gusto)
acqua di fior d’arancio (senza misura...)
50 g di burro morbidissimo
frolla
450 g di farina Alimenta 2000 per frolla
3 uova
100 g zucchero
scorza di limone non trattato
un pizzico sale
170 g
burro fuso
un pizzico di bicarbonato
decorazione
zucchero al velo q.b. (senza glutine)
Procedimento:
Portare ad ebollizione acqua e latte, cui aggiungiamo sale, scorza di limone
(da togliere a fine cottura) e il cucchiaio di zucchero. Versare il riso e far
cuocere fino a che il liquido si assorbe tutto, mescolando di tanto in tanto.
Otterremo circa 500 g
di riso cotto che lasceremo raffreddare bene.
Schiacciamo e mescoliamo poi la ricotta in una ciotola capiente con lo zucchero
perché diventi una bella crema in cui non si veda più lo zucchero. Ci
amalgamiamo il riso e poi di seguito le uova, sbattendole una per volta, il
burro, le scorzette, la cannella ridotta in polvere, i semini della vaniglia e
infine l’acqua di fiori, finché sia un insieme omogeneo e profumato che
lasciamo riposare anche tutta la notte in frigorifero.
Lavoriamo gli ingredienti della frolla e lasciamo riposare l’impasto per almeno
un’ora in frigo.
Passato il tempo riscaldiamo il forno a 180°, stendiamo uno strato di frolla in
una teglia imburrata coprendo bene fondo e bordi, versiamo il ripieno, usiamo
la frolla rimasta per ricavarne delle strisce da usare per coprire a gratella
il dolce.
Cuocere per circa 45 minuti fino a che
la Pastiera è imbiondita.
Lasciarla raffreddare bene nella sua teglia prima di trasferirla sul piatto da
portata e, prima di servirla, spolverarla di zucchero al velo.
Con questa ricetta partecipo alle
Rifatte senza Glutine che si ripropongono di portare in tavola, sapori e piaceri autentici e tradizionali, ma senza glutine
Grazie di avermi seguita
Tania